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Dialoghi Interiori

 Tratto da : Dialoghi con Dio Dimentica Non posso Dimentica  Non riesco Dimentica  Non voglio Dimentica  Come faccio? Ti aiuto io, forse danneggiando le tue cellule dei ricordi, esse non saranno più in grado di svolgere  il loro lavoro  Farà male? Non più di quanto faccia male questo ricordo. Va bene allora proviamoci. Anthea DiNasso

La delusione

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 Da: dialoghi con Dio Cos'hai figlia mia?  Cosa ti tu rba?  Lo so già ovviamente,  ma vorrei me lo dicessi tu stessa. Riflettevo su un aspetto, la delusione in fondo che cos'è?  É una sorta di fallimento,  il fallimento della mia anima che spende troppo nella speranza e nelle aspettative.  Quindi ne deduco che é  l'azione del mio cervello che si riadatta alla realtà dopo aver scoperto che le cose non sono come pensavo che fossero. É questo che accade quando il cervello scopre che la realtà è diversa da come avevo immaginato nella mia testa secondo il mio sentire? Personalmente penso di aver fatto bene a creare la delusione che riesce a riportarti alla realtà molto più in fretta di qualsiasi altro strumento,  fa un po' male lo so ma per questo ci sono Io.  Non ho altro da dirti.  Ora possiamo però,  stare in silenzio qui tu ed Io abbracciati, non ti lascerò finché non sarai tu a farlo.  " Anthea di Nasso "

Sono un cane fortunato

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Con un buon pedigree meticcio e sangue  meridionale nelle vene Mi trovavo in una fabbrica   abbandonata inalando le particelle di ferro arrugginito Su uno stradone trafficato , al freddo con la mia mamma e i miei fratellini Sulle zolle di polvere e catrame annerito C’è destino e destino e il mio mutò di colpo Giunse un’umana e ci prelevò da quello stato  scandaloso anche per un’animale Ed io non ero più in una fabbrica abbandonata in mezzo alla nera polvere. Gironzolavo per casa Più stupito che arrabbiato Sentivo sul pelo sguardi  curiosi ma sinceri Ero un cane senza padrone Un randagio modesto Due amici umani mi presero con sé Per me c’erano sorrisi e aria calda Soffice cuscino insieme ai miei fratellini e alla mia mamma Mi era permesso accedere alle carezze e a qualcosa da mangiare Avevo intrapreso un viaggio lungo , avevo paura Le ruote sgommando andavano   in autostrada e dietro la curva Eravamo già in  una giungla fatta di cemento.

PICCOLO TRATTATO SULL’ INDOLENZA

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Ebbene si , nel cammin di questa mia ancora breve vita mi è capitato di incontrare anche persone indolenti. Mi  hanno creato un sacco di problemi e di disagi perchè non li ho saputi riconoscere subito.  Ma quando ho cominciato a intuire che qualcosa non andava quando lor erano anche solo nei paraggi , ho cominciato a interrogarmi e a documentarmi e cosi posso ora dire anche la mia a proposito di  Come si comporta l’uomo indolente?    L’uomo indolente fisicamente non presenta particolari effetti visivi se non espressioni di sofferenza passiva e effetti respiratori che creano sbuffi . I movimenti dell’essere indolente sono lenti e sgraziati , spesso assenti. Esso comunica a sguardi o a piccoli gesti interpretabili solo ed esclusivamente da chi ha avuto un passato da essere indolente. Paragonabile ad un bambino nei primi mesi di vita , difficilmente il tale comunicherà frasi di senso compiuto per intero , ma bensì emetterà dei gemiti in direzione dell’oggetto o dell’atto a cui

Dialogo tra Terra e Dio

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Oggi è un giorno triste anche per me , ne ho combinata un’altra delle mie, ma non ne ho colpa anche molti se vogliono farmela passare cosi. Io sono io , sono in balia di mia madre Natura , lei è cosi, scatena piogge, venti, bufere e fa tremare me. Tutti mi dipingono come un “mostro” ma non posso essere diversa perché sono nata cosi , ogni tanto devo assestarmi , e non posso far nulla per impedire all’uomo di costruire le sue case di cemento, le sue dighe e chissà quant’altro sopra di me, non ne ho le forze per impedirlo , loro mettono le mani su di me e pensano di disporne come vogliono , scavano in profondità, sotterrano ogni tipo di veleno in me e io inerme posso stare solo a guardare, pensano di possedermi ma non è cosi. Poi quando arriva il mio momento , se solo starnuto un po’, o se tremo per un brivido di freddo , loro dicono che son cattiva . Gli esseri umani su di me se la raccontano , molti di loro credono di essere invincibili e di potersi permettere tutto , spesso si

100 grammi d'amore il nuovo libro in uscita

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Nella vita di ognuno di noi accadono cose che si vogliono tenere nascoste per paura del giudizio degli altri e soprattutto del nostro, o perché sai che stai facendo una cosa non degna di lode ma la fai lo stesso, ognuno di noi ha degli scheletri negli armadi. Questa storia è il racconto di una parte di noi , di ciascuno di noi, che ha bisogno dell’altro, e se questo bisogno è malato perché serve a colmare qualcosa, la relazione diventa solitudine e separa. Lo trovi su internet. per acquistarlo COPIA E INCOLLA il seguente link: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/208720/100-grammi-damore/

Mancano ventotto giorni. E se piovesse Papà?

Finalmente la paura arriva. Il peso dell'impegno di una promessa offerta ad alta voce. La paura di dire un "si" che vale una vita. Anche se quel "si" ce lo siamo già donati tante volte Sergio ed io. Quando abbiamo riso. Quando abbiamo pianto. Quando abbiamo condiviso insieme quella stanza di ospedale. Siamo eccitati. Siamo felici. Siamo nervosi. A tratti litighiamo per far pace subito dopo. Siamo insieme da due anni ma è come se tutto iniziasse da quel giorno dopo. Quello del Si per intenderci. Mancano pochi giorni. Solo poche ore. Manca un pò il respiro. Manca qualche battito. Il cuore impazzito e si immagina quell'incontro innamorato, lo scambio degli anelli. Il bacio. Gli abbracci dei parenti e degli amici. E si desidera che tutto sia perfetto,che tutto vada bene. Che in cielo ci sia il sole e che tu sia qui con me, già , magari scendessi da quel cielo come fili d’argento. E se piovesse Proprio sopra le nostre teste? Dopo un'estate così torr